Mancano pochi giorni al termine della dichiarazione dei redditi (22 settembre presso gli uffici di Caf Italia) e particolare attenzione va prestata da chi solitamente sceglieva di non presentarla perché lavoratore dipendente in possesso di una sola CU. A causa dell’emergenza Covid, infatti, nel 2020 ben 16.336.902 di lavoratori hanno percepito la cassa integrazione con pagamento diretto da parte dell’INPS. In quest’ultimo caso anche l’INPS ha emesso una CU per la somma erogata, come qualunque altro sostituto d’imposta, e anche questa CU sarà necessaria alla messa a punto del modello 730.

In tal caso verranno infatti rilasciate due certificazioni uniche:

  • il modello CU dell’INPS necessario per certificare i redditi percepiti a titolo di cassa integrazione;
  • il modello CU relativo ai redditi da lavoro dipendente erogati da parte del datore di lavoro, necessario per l’appunto per la certificazione dei redditi da lavoro dipendente erogati dal datore di lavoro.

Ricordiamo, infatti, che tutti i lavoratori che, nel corso dell’anno, hanno avuto più di un sostituto d’imposta, sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi.

Nessuna doppia certificazione, invece, per chi ha ricevuto l’erogazione della cassa integrazione direttamente in busta paga; in questo caso il lavoratore riceverà esclusivamente la Certificazione Unica emessa dal proprio sostituto d’imposta che ha “anticipato” la cassa integrazione.

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