Abbassare il proprio Isee comprando titoli di Stato (BTp) al posto di Bot o altri investimenti. Chi infatti ha acquistato (o decide di acquistare) BTp potrà non tener conto di questo investimento nel calcolo del proprio Isee e beneficiare così, in alcuni casi, di bonus e agevolazioni che prevedono invece precisi tetti Isee.
Come noto l’indice Isee è l’indicatore che serve per valutare la situazione economico patrimoniale delle famiglie e dunque per stabilire se hanno diritto alle prestazioni sociali agevolate. L’elenco è lunghissimo: assegno unico a favore delle famiglie, tasse scolastiche, bonus di vario tipo, solo per citarne qualcuna.
E’ influenzato da tutte le componenti patrimoniali e reddituali della famiglia, in particolare per quanto riguarda il patrimonio mobiliare si considerano:
- conti correnti postali o bancari;
- conti deposito postali o bancari;
- titoli di Stato;
- obbligazioni;
- buoni fruttiferi;
- azioni o quote di società;
- partecipazioni in società italiane o estere.
E’ proprio la possibilità di accedere a benefici economici prima preclusi che dovrebbe rappresentare (nelle intenzioni del governo) uno stimolo per i piccoli risparmiatori ad acquistare titoli di Stato.
La decisione di togliere i Btp dall’Isee presenta luci e ombre. Da un lato rischia di avvantaggiare non solo i piccoli risparmiatori ma anche fasce della popolazione benestanti che non hanno necessità di accedere alle prestazioni sociali agevolate.
Pertanto, il guadagno è solo per le casse dello Stato che in questo modo vengono foraggiate dagli investimenti in BTp che con l’esclusione dall’Isee diventano più convenienti per i piccoli risparmiatori. Di fatto, si sta cercando di incentivare gli italiani che hanno liquidità da investire a legare il proprio patrimonio all’andamento del debito italiano per contribuire al risanamento del deficit pubblico.