Fino al 31 dicembre di quest’anno è in vigore QUOTA 100:
l’anticipo pensionistico voluto dall’ex governo, cioè una prestazione economica erogata a domanda, ai lavoratori dipendenti e autonomi che maturano, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021, i requisiti prescritti di legge

Ai fini del conseguimento della pensione Quota 100 è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente e si può richiedere la pensione se in possesso di un’età anagrafica non inferiore a 62 anni e di un’anzianità contributiva non inferiore a 38 anni

Il governo Draghi ha annunciato una riforma del sistema pensionistico contenuta nel disegno di legge di bilancio per il prossimo anno.

La proposta è di introdurre “QUOTA 102“, che permetterà di andare in pensione con 38 anni di contributi e 64 anni di età

Si legge infatti all’articolo 23 del testo della Manovra:
“I requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva di cui al primo periodo del presente comma sono determinati in 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva per i soggetti che maturano i requisiti nell’anno 2022.
Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente alle predette date.”

Tutto è ancora in discussione, il Ministro dello Sviluppo Economico ha proposto che questa misura venga apllicata solo agli statali.

Vedremo quindi i prossimi sviluppi nella stesura della Legge di Bilancio 2022