Anche per il 2021 si è rinnovata la possibilità per le donne di andare in pensione prima, a patto di scegliere per un assegno interamente calcolato con il metodo contributivo. L’opzione consente di anticipare l’uscita di diversi anni rispetto alle regole ordinarie che chiedono almeno 41 anni e 10 mesi di contributi indipendentemente dall’età anagrafica (pensione anticipata) o il raggiungimento di un’età anagrafica pari a 67 anni unitamente a 20 anni di contributi (pensione di vecchiaia).
Destinatarie
Il meccanismo di pensionamento è riservato unicamente alle lavoratrici iscritte all’Ago (Assicurazione generale obbligatoria), ed ai fondi ad essa sostitutivi od esclusivi (dipendenti del settore privato, pubblico impiego e lavoratrici autonome) in possesso di contribuzione alla data del 31 dicembre 1995.
Pertanto, non vi rientrano le lavoratrici iscritte alla Gestione separata INPS
Requisiti
Per poter usufruire dell’opzione donna è necessario possedere determinati requisiti, sia pensionistici che anagrafici. In particolare, il requisito contributivo è univoco, ossia pari a 35 anni. Diversamente, l’età anagrafica si differenzia in base alla categoria di appartenenza della lavoratrice. Infatti, è necessario avere:
- un’età pari o superiore a 58 anni, nel caso delle lavoratrici dipendenti;
- un’età pari o superiore a 59 anni, nel caso delle lavoratrici autonome;
Tali requisiti devono essere posseduti entro il 31 dicembre 2020.
Per questa tipologia di prestazione resta in vigore la cd. finestra mobile secondo la quale l’assegno viene erogato dopo 12 mesi dalla maturazione dei predetti requisiti per le dipendenti e 18 mesi per le autonome. E’ possibile produrre domanda di pensione in qualsiasi momento successivo all’apertura della finestra mobile (ovvero 01/01/2022 per le lavoratrici dipendenti e 01/07/2022 per le autonome).
Decurtazione assegno
Per effetto del passaggio al sistema di calcolo totalmente contributivo, le lavoratrici che optano per il regime in questione subiscono mediamente una decurtazione sull’assegno che oscilla intorno al 20-30% rispetto alle regole del sistema misto. Il taglio è tuttavia variabile a seconda dell’età della lavoratrice e dalle caratteristiche di carriera, retribuzione ed anzianità contributiva maturata alla data di accesso al regime.
Per maggiori informazioni e per il calcolo pensionistico potete rivolgervi gratuitamente agli uffici del patronato Epas