In attesa che si individui una soluzione per quota 100 dal 2022 in poi, sono poche le novità che la legge di Bilancio introduce sui requisiti anagrafici e contributivi per centrare l’uscita nel 2021 per i lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria.

Resta, quindi, la possibilità di andare in pensione con 62 anni e 38 anni di contributi con una finestra mobile di tre mesi per i lavoratori del settore privato e di sei mesi per il settore pubblico (per il settore scolastico l’uscita è prevista al 1° settembre 2021 per chi raggiunge i requisiti entro il 31.12.2021).

Se si vuole optare per la pensione anticipata occorrono, invece, 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne a prescindere dall’età anagrafica. Anche questa prestazione, al pari della quota 100, è soggetta ad un meccanismo di differimento della decorrenza del primo rateo pari a 3 mesi dalla maturazione dei requisiti pensionistici (sia per il settore privato che per i lavoratori del settore pubblico).

Pensione di vecchiaia: occorrono 67 anni e almeno 20 anni di contribuzione, salvo le categorie dei lavoratori addetti alle mansioni gravose con almeno 30 anni di contribuzione non titolari dell’ape sociale al momento del pensionamento i quali possono accedere alla pensione di vecchiaia all’età di 66 anni e 7 mesi. Ricordiamo che per la pensione di vecchiaia non è prevista l’applicazione di alcuna finestra di slittamento: la pensione decorre, pertanto, di norma il primo giorno del mese successivo alla maturazione dei requisiti.

Categorie disagiate: proseguono anche nel 2021 gli scivoli pensionistici per le categorie lavorative più deboli (disoccupati, invalidi almeno al 74%, caregivers e addetti alle mansioni gravose). In particolare si tratta dell’Ape sociale, il sussidio di accompagnamento fruibile dai 63 anni unitamente a 36 o 30 anni di contributi a seconda dei casi sino all’età di vecchiaia, e della pensione anticipata con un requisito di contribuzione ridotto a 41 anni per i lavoratori precoci, cioè coloro che hanno svolto almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età. Chi matura i requisiti nel corso dell’anno dovrà produrre una doppia domanda all’Inps: alla verifica dei requisiti e all’accesso alla prestazione vera e propria.

Opzione donna: rinnovata anche per il 2021 per le lavoratrici che hanno raggiunto i 58 anni (59 se autonome) unitamente a 35 anni di contributi entro il 31.12.2020 a condizione che optino per la liquidazione della pensione con il sistema contributivo (cd. opzione donna).

Lavori usuranti: anche gli addetti alle mansioni usuranti e notturni mantengono i requisiti ridotti di cui al Dlgs n. 67/2011: nel 2021 l’uscita può essere raggiunta  con 61 anni e 7 mesi di età, 35 anni di contributi e il contemporaneo perfezionamento del quorum 97,6. 

Cumulo contributivo, quando è possibile:  il lavoratore può mettere assieme la contribuzione sparsa in diverse gestioni previdenziali non coincidente temporalmente al fine di raggiungere il requisito contributivo per la pensione di vecchiaia, per la pensione anticipata ed anche per quota 100 senza necessariamente ricorrere alla totalizzazione (in diversi casi più penalizzante) o alla ricongiunzione dei periodi assicurativi. Il cumulo è consentito anche con riferimento alle gestioni previdenziali dei liberi professionisti (ad eccezione del caso in cui si debba raggiungere il requisito contributivo di 38 anni per la quota 100 o dell’ape sociale). Non è possibile, invece, utilizzare il cumulo per centrare i 35 anni di versamenti necessari per l’opzione donna e per i lavori usuranti nonché i 30 anni necessari per il pensionamento di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi per i cd. lavori gravosi.

Nella tabella sottostante i canali di pensionamento previsti dall’ordinamento per il 2021

REQUISITI PER LA PENSIONE NEL 2021
Vigenti nell’Assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, nelle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, nella gestione separata dell’Inps e nei fondi sostitutivi ed esclusivi dell’AGO
 

Lavoratori in possesso di contribuzione al 31.12.1995 (sistema misto)

 

Lavoratori non in possesso di contribuzione al 31.12.1995 (sistema contributivo o gestione separata)

 

Finestra mobile

 

Cumulo della contribuzione

(Nota 1)

 

Pensione anticipata standard

42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne) a prescindere dall’età anagrafica 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne) a prescindere dall’età anagrafica)  

3 mesi dalla maturazione dei requisiti

 

 

 

Pensione anticipata contributiva

64 anni e 20 anni di contributi “effettivi” a condizione che l’importo della pensione sia NON inferiore a 2,8 volte il valore dell’assegno sociale  

 

Nessuna

 

 

Pensione anticipata per Categorie Deboli con lavoro precoce 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica 3 mesi dalla maturazione dei requisiti  

Quota 100 settore privato (dipendenti e autonomi)  

62 anni e 38 anni di contributi

 

62 anni e 38 anni di contributi

3 mesi dalla maturazione dei requisiti  

Sì (escluse le casse professionali)

 

Quota 100 settore pubblico

 

62 anni e 38 anni di contributi

 

62 anni e 38 anni di contributi

3 mesi dalla maturazione dei requisiti  

Sì (escluse le casse professionali)

 

 

Pensione di vecchiaia

 

 

67 anni e 20 anni di contributi

67 anni e 20 anni di contributi e a condizione che l’importo della pensione risulti NON inferiore a 1,5 volte il valore dell’assegno sociale  

 

nessuna

 

 

Pensione di vecchiaia contributiva   71 anni di età e 5 anni di contributi “effettiva”  

nessuna

 

 

Pensione di vecchiaia lavori gravosi

 

66 anni e 7 mesi con almeno 30 anni di contributi

66 anni e 7 mesi unitamente a 30 anni di contributi e a condizione che l’importo della pensione risulti NON inferiore a 1,5 volte il valore dell’assegno sociale  

 

nessuna

 

 

no

 

Donne optanti – P. Anzianità (art. 1, comma 9, legge 243/04)

58 anni (59 le autonome) e 35 anni di contributi. I requisiti vanno raggiunti entro il 31.12.2020    

12 mesi le dipendenti (18 mesi le autonome)

 

no

 

Ape Sociale

 

63 anni e 30 anni di contributi (36 anni gli addetti a mansioni gravose)

 

nessuna

 

Sì (escluse le casse professionali)

 

Pensione di vecchiaia Invalidi non inferiori 80%

61 anni (56 anni le donne) unitamente a 20 anni di contributi (solo dipendenti settore privato)    

12 mesi

 

no

Non Vedenti –

P. Vecchiaia

56 anni (51 le donne) unitamente a 10 anni di contributi   12 mesi (18 gli autonomi) no
Lavori Usuranti

(Dlgs 67/2011)

 

Quorum 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi e 35 anni di contributi

Quorum 97,6 con almeno 61 anni e 7 mesi e 35 anni di contributi. Importo pensione non inferiore a 1,2 volte il valore dell’assegno sociale salvo il soggetto abbia raggiunto i 65 anni di età  

 

 

no

 

 

 

no

 

Faticoso e Pesante e Notturno per almeno 78 giorni l’anno

Notturno per giorni da 64 a 71 l’anno Quorum 99,6 con almeno 63 anni e 7 mesi

e 35 anni di contributi

Quorum 99,6 con almeno 63 anni e 7 mesi e 35 anni di contributi. Importo pensione non inferiore a 1,2 volte il valore dell’assegno sociale salvo il soggetto abbia raggiunto i 65 anni di età  

 

 

no

 

 

 

no

 

Notturno per giorni da 72 a 78 l’anno

 

Quorum 98,6 con almeno 62 anni e 7 mesi e 35 anni di contributi

Quorum 98,6 con almeno 62 anni e 7 mesi e 35 anni di contributi. Importo pensione non inferiore a 1,2 volte il valore dell’assegno sociale salvo il soggetto abbia raggiunto i 65 anni di età  

 

 

no

 

 

 

no

Beneficiari delle Salvaguardie Pensionistiche  

 

66 anni; 63 anni e 9 mesi le lavoratrici del settore privato a condizione che sussistano 20 anni di contributi

66 anni; 63 anni e 9 mesi le lavoratrici del settore privato unitamente a 5 anni di contribuzione effettiva e a condizione che l’importo della pensione NON risulti inferiore a 1,2 volte il valore dell’assegno sociale. Il predetto importo soglia non è richiesto se il soggetto ha compiuto i 65 anni di età  

 

12 mesi, 18 mesi se la pensione è liquidata a carico di una gestione autonoma

 

 

no

 

 

 

Pensione di vecchiaia

 

 

 

 

Pensione di anzianità

 

 

Quorum 98 con almeno 62 anni e 35 anni di contributi; oppure 40 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica

Quorum 98 con almeno 62 anni e 35 anni di contributi; oppure 40 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica, E’ richiesto che il valore della pensione risulti NON inferiore a 1,2 volte il valore dell’assegno sociale, salvo il soggetto abbia raggiunto i 65 anni di età  

 

15 mesi, 21 mesi se la pensione è liquidata a carico di una gestione autonoma

 

 

no

Totalizzazione (di anzianità) 41 anni di contributi (a prescindere dall’età anagrafica) 21 mesi
Di vecchiaia 66 anni di età e 20 anni di contributi 18 mesi
Note: 1) Indica la possibilità di sommare la contribuzione in più gestioni previdenziali ai fini del raggiungimento del requisito contributivo minimo richiesto per il conseguimento della prestazione

                                                                                                                                                                                          (fonte: pensionioggi.it)