Confermata Opzione Donna anche per il 2022, vale a dire la pensione anticipata per le lavoratrici dipendenti e autonome, ma con un aumento dell’età.
Oggi Opzione Donna è riservata alle lavoratrici dipendenti con 58 anni di età (59 se lavoratrici autonome) e 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2020.
Per il 2022 Opzione Donna spetta invece con i seguenti requisiti:
- 60 anni di età per la lavoratrice dipendente;
- 61 anni di età per la lavoratrice autonoma;
- 35 anni di contributi;
- aver cessato il rapporto di lavoro nel caso delle dipendenti
Le beneficiarie di Opzione Donna nel 2022 sono le lavoratrici nate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 1961, o tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 1960 nel caso delle lavoratrici autonome.
Per Opzione Donna, anche con la proroga del 2022, la pensione non scatta subito. Esistono infatti delle finestre mobili, vale a dire l’arco temporale tra la maturazione del diritto alla pensione e la decorrenza della stessa:
- 12 mesi per le lavoratrici dipendenti;
- 18 mesi per le lavoratrici autonome
Possono accedere a Opzione Donna solamente quelle lavoratrici che optano per il sistema di calcolo contributivo della pensione, accettando quindi di subire una penalizzazione che può andare dal 25 al 35 % circa dell’importo pensionistico.
Sulla base della normativa che ha instituito il regime, ai fini del raggiungimento del requisito sono utili:
- i contributi obbligatori;
- da riscatto o da ricongiunzione;
- i contributi volontari e figurativi
Sono esclusi invece i contributi figurativi accreditati per malattia e disoccupazione dei lavoratori dipendenti privati.
Va ricordato infine che per il principio della “CRISTALLIZZAZIONE DEL DIRITTO A PENSIONE” si può accedere al pensionamento anticipato anche successivamente alla scadenza del regime opzionale.