Alla luce della variazione del costo della vita, con l’accordo siglato il 2 febbraio 2022 dal Ministero del Lavoro e dalle associazioni sindacali di categoria, vengono fissati i nuovi valori minimi da corrispondere in busta paga ai lavoratori domestici.

L’aggiornamento annuale è determinato sulla base delle variazioni ISTAT e, come di consueto, è stato determinato dalla Commissione Nazionale per l’aggiornamento retributivo istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’aggiornamento delle retribuzioni minime contrattuali previste dal CCNL del lavoro domestico e dei lavori convenzionalidel vitto e dell’alloggio hanno efficacia dal 1° gennaio.

La Commissione Nazionale per l’aggiornamento retributivo ha approvato la nuova tabella sulle retribuzioni minime di colf e badanti il 2 febbraio 2022, stabilendo così dei nuovi minimi retributivi.

I parametri minimi, aggiornati in concomitanza con la pubblicazione dei nuovi contributi INPS dovuti dai datori di lavoro domestico, seguono come di consueto il livello di specializzazione dei lavoratori partendo, quindi, dai collaboratori domestici inesperti (LIVELLO A) fino a quelli altamente specializzati (LIVELLO DS).

E’ poi prevista una distinzione tra collaboratori conviventi, part-time, non conviventi e lavoratori che svolgono assistenza notturna.

Ad esempio, per i colf assunti ad ore, appartenenti al LIVELLO B, l’aumento orario previsto dal 1° gennaio 2022 è pari a 0,17 euro all’ora. In caso di convivenza e rapporto di lavoro a tempo pieno, la busta paga aumenterà di 23,66 euro al mese, importo che scende a 16,90 euro per i rapporti di lavoro a tempo parziale.

Passando alle retribuzioni minime previste per i badanti, in caso di non autosufficienza e inquadramento nel LIVELLO CS, la retribuzione minima passa a 1.026,34 euro al mese, rispetto ai 997,71 euro previsti nel 2021.

In caso di assistenza a persone autosufficienti (LIVELLO BS), la busta paga minima sarà invece pari a 905,59 euro al mese, rispetto agli 880,24 euro previsti lo scorso anno.