Attualmente all’esame delle commissioni parlamentari, il disegno di legge sull’assistenza ai disabili, se approvata, prevede una serie di misure, tra cui l’erogazione di un contributo statale di 850 euro mensili agli anziani oltre gli 80 anni in condizioni di non autosufficienza. Questo contributo è destinato a coprire parzialmente il costo di un’assistente familiare e si aggiunge all’attuale “indennità di accompagnamento”. Tuttavia, i calcoli indicano che questo contributo potrebbe coprire solo meno di 20 ore settimanali di assistenza da parte di una badante legalmente impiegata.

I fondi a disposizione per questa iniziativa ammontano a 250 milioni di euro per ciascuno degli anni indicati.

La legge impone criteri restrittivi per l’accesso al sostegno, richiedendo che gli anziani abbiano almeno 80 anni, siano in condizioni di non autosufficienza, già percepiscano l’indennità di accompagnamento e abbiano un ISEE fino a 6.000 euro.

Inoltre, l’assegno di assistenza sarà fornito solo per un periodo sperimentale di due anni, 2025 e 2026, e verrà revocato in caso di mancato utilizzo per le finalità previste.