Tra i vari aiuti economici per le famiglie a basso reddito sono disponibili delle agevolazione per l’affitto con cui lo Stato viene incontro a chi non riesce a pagare il canone di locazione.

Nel caso di privati, esiste il contributo affitto 2022 (chiamato anche “di integrazione al canone di locazione”), rinnovato anche per il 2022, ovviamente solo a condizione che ci siano dei validi e gravi motivi e che si rispetti il requisito essenziale del limite Isee, così come l’agevolazione del bonus affitto 2022.

Si tratta di un vero e proprio bonus affitto nei confronti dei cosiddetti “inquilini vittime di morosità incolpevole”, ma anche di negozianti e artigiani colpiti dal Coronavirus.

Viene erogato dallo Stato, fino ad esaurimento fondi, anche attraverso il Comune di residenza, ed è un aiuto per gli affitti alle famiglie che non riescono a pagare il canone di locazione di casa.

Il contributo affitto 2022 viene erogato dallo Stato grazie alle risorse che ogni anno il Governo stanzia con la Legge di Stabilità. Il Fondo morosità incolpevole è attivo solo nei Comuni che presentano una importante tensione abitativa, insomma dove ci sono particolari problematiche a pagare il canone di locazione.

Per potenziare il Decreto anti-sfratti è stato istituito il “Fondo nazionale sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione”. In questo caso viene garantito un contributo economico che corrisponde alla differenza tra il valore del canone di locazione tipo di un alloggio popolare e quello pagato effettivamente dall’inquilino in difficoltà che fa la domanda per ottenere il rimborso affitto 2022 del Comune. Quest’ultimo, per gestire il fondo, emana degli appositi bandi con cadenza annuale. Ogni Comune gestisce il discorso autonomamente, quindi per verificare la data del bando per il contributo affitto 2022 nel Comune di residenza.

Nel caso in cui si riceva il reddito di cittadinanza, che prevede anche il sostegno per il pagamento del canone di locazione, il contributo affitto viene ovviamente assorbito da questo nuovo aiuto alle famiglie in difficoltà.

Per accedere al Fondo morosità incolpevole e ricevere l’aiuto per l’affitto stabilito dalla legge è necessario che sussistano una serie di gravi cause che impediscano di pagare il canone di locazione ed anche dei requisiti essenziali, primo fra tutti un reddito Isee che non supera il limite stabilito dalla Legge di Stabilità vigente.

Le cause gravi che danno diritto a richiedere il contributo affitto 2022 sono:

  • Licenziamento
  • Riduzione dell’orario di lavoro
  • Messa in Cassa integrazione
  • Contratto a tempo determinato non rinnovato
  • Cessazione dell’attività lavorativa per cause indipendenti dalla propria volontà (come per il Coronavirus)
  • Infortunio o decesso di un qualsiasi componente familiare concorrente al reddito del nucleo

I requisiti per poter fare la domanda di questo aiuto per l’affitto per gli inquilini morosi sono:

    • Isee: Per ottenere il contributo affitto è necessario che il reddito Isee sia al di sotto di 26.000 euro all’anno;
    • Altro immobile: Un requisito essenziale per chiedere il rimborso affitto comunale è che nessun membro del nucleo familiare risulti in possesso, o possa usufruire, di un’altro immobile nella stessa area di residenza;
    • Sfratto: È necessario che l’inquilino moroso che fa la richiesta del contributo affitto 2022 sia in possesso dell’atto di convalida di sfratto per morosità;
    • Regolarità del contratto: Bisogna aver regolarmente registrato il contratto d’affitto;
    • Categorie escluse: Ovviamente l’inqulino moroso che richiede il bonus affitto non deve abitare in un immobile di lusso, quindi vengono escluse dal contributo economico per famiglie disagiate a basso reddito le categorie catastali A1, A8 e A9;
    • Residenza: Bisogna risultare residente da almeno un anno nella casa in cui si è ricevuto lo sfratto;
    • Cittadinanza: Per fare la domanda del contributo affitto 2022 è necessaria la residenza in Italia o in un altro paese della Comunità Europea. Nel caso in cui l’inquilino moroso sia cittadino di un paese extra UE deve essere in possesso di soggiorno CE;
    • Criteri preferenziali: Affinché la domanda vada a buon fine velocemente hanno diritto ad una corsia preferenziale nell’ottenimento del contributo affitto i nuclei familiari in cui sia presente un minore, un ultra settantenne oppure un invalido almeno al 74%, così come un familiare che risulti in carico ai servizi sociali o alle ASL;
    • Priorità: Nella concessione del bonus affitti per inquilini morosi viene data priorità a coloro che, sotto sfratto esecutivo, riescono a stipulare un nuovo contratto di locazione a canone concordato.

Il Fondo morosità incolpevole eroga un massimo di 8.000 euro per agevolare le famiglie in difficoltà con il pagamento del canone di locazione, a patto ovviamente che sussistano le condizioni e i requisiti visti precedentemente. Esistono tre diversi contesti, ognuno dei quali determina il sistema di calcolo nel 2022 del contributo affitto.

Ognuna di queste condizioni genera un diverso valore dell’aiuto economico, statale o comunale, all’inquilino moroso:

    • Rinuncia allo sfratto: Se il proprietario dell’abitazione ritira la procedura di sfratto, il Fondo morosità incolpevole eroga un contributo affitto equivalente alla morosità pregressa, ma solo fino all’ammontare massimo di 8.000 euro;
    • Proroga dello sfratto: Un po’ più complessa la situazione in cui il proprietario dell’immobile decida invece di continuare a seguire la strada della procedura di sfratto. In questo caso il contributo affitto 2022 paga l’equivalente dei mesi interessati dal differimento, vale a dire dal momento della proroga, ma con comunque un minimo di 6 + 3 mesi di morosità pregressa;
    • Nuovo contratto: Se l’inquilino moroso stipula un nuovo contratto di locazione per un’abitazione diversa da quella per cui ha ricevuto lo sfratto, il contributo dallo Stato corrisponderà ad un trimestre di affitto del nuovo immobile.

Per fare domanda del bonus per chi non riesce a pagare il canone di locazione bisogna recarsi presso il proprio Comune di residenza. Quest’ultimo procederà alla verifica dei requisiti richiesti per ottenere il contributo affitto 2022, le eventuali risorse disponibili e l’esistenza di bandi aperti per avere questa agevolazione affitti per inquilini morosi incolpevoli. Una volta verificate le condizioni necessarie il Comune comunicherà al Ministero competente la domanda del rimborso affitto.

IL BONUS AFFITTO 2022

Il bonus affitto è un contributo economico finanziato dal Fondo di sostegno alla locazione. È stato pensato per facilitare il pagamento del canone di locazione alle famiglie in difficoltà ed è gestito attraverso graduatorie comunali aggiornate ogni trimestre.

La Legge di bilancio erogata ogni anno dal Parlamento stabilisce i criteri di adozione del bonus affitto, vale a dire requisiti di reddito e valore del fondo. È bene precisare che la misura non è infinita, non viene incontro a chiunque possieda i requisiti per ottenerla, ma dipende dalle risorse messe a disposizione dal legislatore. Le risorse vengono distribuite prima alle regioni e quindi ai Comuni, che provvederanno ad attuare i bandi di assegnazione.

I requisiti bonus affitto 2022 possono variare a seconda dell’amministrazione comunale di riferimento, quindi non è possibile stabilirli in assoluto, ma esistono delle condizioni essenziali uguali per tutti:

  • Cittadinanza italiana, dell’Unione Europea o permesso di soggiorno
  • Residenza nel Comune in cui si fa la richiesta per il bonus affitto 2022
  • Bisogna possedere un regolare contratto di locazione, con esclusione dal contributo degli immobili di lusso
  • È necessario aver pagato regolarmente l’affitto
  • Il limite ISEE viene stabilito nel bando comunale
  • Non bisogna risultare assegnatari di immobili in regime di edilizia agevolata convenzionata
  • Non si può sommare il contributo affitto 2022 ad altri aiuti alla locazione