Per i contributi relativi al primo trimestre dell’anno c’è ancora qualche giorno di tempo a disposizione per effettuare il versamento, utilizzando l’avviso PagoPA messo a disposizione dall’INPS.

Sono quattro in totale le scadenze da rispettare per il versamento dei contributi dovuti per colf e badanti, e ai fini del calcolo il datore di lavoro domestico dovrà partire dalla retribuzione oraria concordata, applicando le aliquote INPS previste per il 2022.

I contributi per i lavoratori domestici si pagano a cadenza trimestrale, e sono quindi quattro i periodi temporali da tenere a mente:

  • dal 1° al 10 aprile per il primo trimestre;
  • dal 1° al 10 luglio per il secondo trimestre;
  • dal 1° al 10 ottobre per il terzo trimestre;
  • dal 1° al 10 gennaio dell’anno successivo per il quarto trimestre.

Al pari della generalità delle scadenze fiscali, anche i contributi INPS di colf e badanti slittano al primo giorno successivo non festivo se cadono di domenica o durante una festività. È il caso dei contributi del primo trimestre 2022, il cui versamento può essere effettuato entro lunedì 11 aprile.

L’importo dovuto, calcolato in base a paga oraria effettiva comunicata all’INPS e aliquote di riferimento, è indicato negli Avvisi di pagamento PagoPA inviati dall’Istituto.

Il pagamento dei contributi INPS dovuti per colf e badanti assunti dovrà essere effettuato online ovvero tramite banche, uffici postali e altri istituti di pagamento.

Nello specifico, i datori di lavoro domestico potranno procedere nelle seguenti due modalità:
  • online, tramite il Portale dei Pagamenti sul sito INPS mediante carta di credito, di debito, prepagata o con addebito sul conto corrente;
  • presso banche, poste e altri PSP (Prestatori di Servizi di Pagamento) aderenti al circuito PagoPA, utilizzando il codice avviso di pagamento, il QR Code o il dataMatrix presenti sull’Avviso;
  • tramite CBILL, presso le banche che rendono disponibile il pagamento mediante questo circuito, utilizzando il Codice Interbancario AAQV6.

Si ricorda che non è più possibile eseguire il pagamento mediante bollettino MAV, modalità disattivata dal 2020.
È stato inoltre disattivato il sistema di pagamento online tramite la convenzione Reti Amiche, sostituito anch’esso definitivamente da PagoPA.

I contributi versati dai datori di lavoro domestico sono detraibili e deducibili in dichiarazione dei redditi, secondo specifiche regole.

È possibile beneficiare della detrazione se i contributi sono versati per collaboratori assunti per l’assistenza personale di persone non autosufficienti, in caso di reddito complessivo non superiore a 40.000 euro.

I contributi INPS sono in tal caso detraibili al 19%, entro il limite massimo di 2.100 euro.

In tutti gli altri casi, i contributi INPS a carico dei datori di lavoro domestico sono deducibili dal reddito, fino ad un massimo di 1.549,37 euro.
Non è in questo caso necessario che il lavoratore sia stato assunto per specifiche finalità.