Si applicherà per tutto il 2022 la novità prevista dal decreto Energia, che all’articolo 2 disciplina le regole relative al bonus carburante per i lavoratori dipendenti.
Si tratta di una misura pensata per aiutare i pendolari che lavorano nelle aziende per aiutarli in un momento in cui i prezzi del carburante sono molto alti. A differenza di altri bonus non è un contributo concesso dal Governo per l’acquisto di carburante. Dunque, parliamo di un incentivo rivolto a tutte quelle imprese che già erogano buoni benzina ai propri dipendenti o che intendono farlo.
Buoni benzina ceduti a titolo gratuito e che non andranno a concorrere alla formazione del reddito grazie alla novità introdotta dal Governo. Ovviamente, spetta alle aziende concederli. Il sostegno può valere per tutti i dipendenti delle aziende, indipendentemente dal loro ruolo e dal loro reddito. Non servirà per il lavoratore presentare alcuna domanda. Come detto, spetterà all’azienda decidere se e in che misura concedere il bonus.
Il decreto n. 21 del 21 marzo 2022 disciplina l’esenzione fiscale per le misure di welfare aziendale riconosciute ai dipendenti fino al limite di 258,23 euro, soglia superata la quale l’intero valore di beni e servizi concorre alla formazione del reddito del lavoratore.
Già in via ordinaria, nelle misure di welfare che le aziende possono riconoscere ai propri dipendenti ci sono i buoni benzina, che si affiancano ad altre tipologie di fringe benefit quali ad esempio buoni spesa, servizi di educazione o istruzione e servizi assistenziali.
Il bonus specifico previsto dal decreto energia si va quindi ad affiancare alle regole ordinarie.
Nessuna esplicita limitazione è prevista in tal senso, e quindi alle aziende dovrebbe essere consentito sommare il tetto specifico fissato per i buoni carburante 2022, pari a 200 euro, al limite complessivo dettato dal TUIR, arrivando ad un totale di 458 euro di somme relative a buoni carburanti che non concorreranno alla formazione del reddito del dipendente.