Finalmente debutta il bonus asilo nido 2017. La possibilità di fare domanda per tale prestazione, introdotta dalla Legge di Bilancio per il 2017, è partita il 17 luglio, come chiarito recentemente dall’Inps. Purtroppo, le risorse messe a disposizione dalla Stato non sono illimitate, pertanto, il bonus richiesto verrà erogato secondo l’ordine di presentazione della domanda fino ad esaurimento dei fondi, pari a 144 milioni di euro per il 2017. L’Istituto di previdenza fornirà successivamente le istruzioni per il 2018.

Tale bonus consiste in un’erogazione con importo massimo pari a 1.000 euro annui ed è finalizzata a sostenere i genitori per il pagamento della retta per l’iscrizione appunto a un asilo nido, pubblico o privato autorizzato, di bambini nati, adottati o affidati dal 1° gennaio 2016 o per il sostegno delle spese per i servizi di assistenza domiciliare per i bambini con età inferiore ai 3 anni e impossibilitati a frequentare un asilo perché affetti da patologie croniche invalidanti.

Coloro che possono richiedere la prestazione devono essere residenti in Italia, cittadini italiani o comunitari, o in possesso del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo ovvero di una delle carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione Europea o avere lo status di rifugiato politico o altra protezione sussidiaria. Inoltre, il genitore che presenta la domanda dev’essere il soggetto che effettivamente sostiene le spese per l’iscrizione del figlio presso un asilo nido e, per quanto riguarda invece il bonus volto all’assistenza domiciliare, è necessario che viva con il figlio e dimori abitualmente nel suo stesso comune di residenza.

Per ottenere il bonus e avere pertanto la copertura delle spese di frequenza dell’asilo nido, L’INPS erogherà un contributo massimo di 1000 euro annuo dietro presentazione del genitore della documentazione comprovante l’avvenuto pagamento delle singole rette dell’asilo nido. Il buono è parametrato per ogni anno di riferimento a 11 mensilità da corrispondere in base alla richiesta. Quindi, per ogni retta mensile pagata, il genitore potrà avere un contributo mensile di un importo massimo di 90, 90 euro.

Invece, per quanto riguarda il supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche, verrà conferito dall’Istituto un importo massimo di 1000 euro annui, in un’unica soluzione, in seguito alla presentazione da parte del genitore richiedente di un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta, che attesti la patologia invalidante.

La domanda quindi potrà essere presentata, esclusivamente in via telematica, dal 17 luglio 2017 al 31 dicembre 2017.

“Riteniamo molto positiva questa misura e le ventimila domande arrivate all’Inps il primo giorno ne è la conferma – dichiara il Presidente del Patronato EPAS, Denis Nesci- questo sussidio, può rappresentare un ulteriore tassello nella costruzione di un sistema complessivo di sostegni per le famiglie soprattutto in considerazione del fatto che in Italia i posti nei nidi d’infanzia non sono solo pochi, ma anche molto costosi, e tale costo- continua il Presidente Nesci-grava fortemente sulla gran parte delle famiglie, che in alcuni casi investono quasi interamente il secondo reddito familiare per affrontare questa spesa. Purtroppo, c’è una nota dolente, e riguarda il limite delle risorse finanziarie messe a disposizione, soprattutto in questo primo anno di implementazione poiché dai dati Istat del 2016 ,a fronte di circa trecentomila posti autorizzati in nidi pubblici e privati lo stanziamento per il 2017 ne coprirebbe meno della metà. Pertanto- conclude il Presidente dell’EPAS-ci auguriamo che si facciano ulteriori passi verso un sistema di sostegno alle famiglie più equo e coerente”.