Tutti coloro che hanno aperto una partita Iva, sanno bene che debbono fronteggiare una serie di spese e vorranno sapere quali sono i requisiti previsti dai decreti per conseguire il bonus 200 euro una tantum:
- avere aperto partita IVA e attività di lavoro già avviata;
- non aver già incassato l’indennità in oggetto come lavoratore subordinato o pensionato;
- essere iscritti alle gestioni previdenziali Inps o agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza (d. lgs. n. 509 del 1994 e d. lgs. n. 103 del 1996);
- aver compiuto almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione legata alla gestione di iscrizione per cui è richiesta l’indennità in esame, con competenza a partire dal 2020;
- avere un reddito complessivo non al di sopra dei 35mila euro, incassato nel periodo d’imposta 2021 (da cui vanno esclusi i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e competenze arretrate con tassazione separata).
Il bonus 200 euro partite Iva ha le seguenti caratteristiche:
- beneficiari sono i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps,
- e i professionisti iscritti alle casse previdenziali autonome,
- che nel periodo d’imposta 2021 abbiano incassato un reddito complessivo non al di sopra di 35mila euro.
Al fine di garantire l’assegnazione dei soldi agli aventi diritto, le istituzioni hanno costituito un apposito Fondo per l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi e i professionisti, la cui dotazione finanziaria è stata potenziata di cento milioni di euro con il decreto Aiuti bis.
La domanda deve essere presentata alla propria Cassa di appartenenza, osservando e rispettando termini, modalità e regole indicate dagli enti previdenziali di riferimento. Saranno perciò questi ultimi a gestire le domande e l’Inps e le casse di riferimento indicheranno a loro volta la tabella di marcia da seguire per l’invio delle richieste e l’iter da svolgere.
Distinguiamo in particolare le situazioni seguenti:
- gli iscritti in via esclusiva all’INPS devono fare domanda telematicamente all’Istituto;
- per quanto attiene ai professionisti con contributi versati sia all’istituto di previdenza e che alla propria cassa di riferimento, il bonus 200 euro sarà pagato dall’Inps e la domanda deve essere presentata all’Istituto;
- per gli iscritti alle Casse private, invece il contributo una tantum sarà versato d’ufficio dalla propria Cassa di riferimento
L’indennità in oggetto sarà assegnata sulla scorta dei dati dichiarati dal richiedente e consultabili dall’ente erogatore alla data del versamento. Ma attenzione: il bonus 200 euro è comunque soggetto ad un controllo a posteriori, onde verificare che vi siano davvero tutti i requisiti per l’attribuzione.
I requisiti richiesti per accedere al bonus non ammettono eccezioni: chi ha aperto l’attività autonoma dopo il 18 maggio 2022 (entrata in vigore del Dl Aiuti) non avrà comunque diritto ad avvalersi del contributo una tantum.