E’ stato approvato il decreto attuativo che regolamenta l’avvio del nuovo assegno unico e universale per i figli a partire dal 1° gennaio 2022.
Tutto pronto per la riforma dei sostegni al reddito per le famiglie che vedrà l’esordio dell’assegno unico universale per i figli in sostituzione degli attuali bonus famiglia, tra cui gli assegni al nucleo familiare, il bonus bebè e il premio nasciata di 800€, come pure le detrazioni per i figli a carico. Resiste e sarà cumulabile con l’assegno unico, il bonus nido.
Dal prossimo anno ci sarà un solo sotegno al quale possono accedere tutte le famiglie con figli minori (e maggiorenni in alcuni casi), d’importo variabile a seconda dell’ISEE.
Dopo mesi di valutazioni si è arrivati ad avere gli importi:
- l’assegno mensile ha un importo fino a 175€ per i figli minorenni;
- l’importo minimo per i figli minorenni è di 50€;
- l’assegno mensile ha un importo fino a 85€ per i figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni;
- l’importo minimo per i figli maggiorenni è di 25€
Non ci sono limiti di ISEE: l’assegno unico, in quanto universale, spetterà a tutte le famiglie con figli minori e in alcuni casi maggiorenni.
E’ importante sapere che l’importo massimo suddetto, spetta solamente ai nuclei familiari con ISEE fino a 15.000€. Superata questa soglia, l’assegno cala progressivamente fino ad arrivare all’importo minimo di 50€ al raggiungimento di un ISEE pari o superiore a 40.000€. Vale lo stesso per coloro che vorranno fare richiesta del beneficio ma non intendono richiedere l’ISEE.
Per ovviare alla cancellazione del premio nascita di 800€, viene stabilito che l’assegno unico e universale spetterà già a partire dal 7° mese di gravidanza. Viene poi riconosciuto per ogni figlio minorenne a carico. Per i figli disabili, invece, non ci sono limiti di età.
Come anticipato, spetta anche ai figli di maggiore età, purchè entro i 21 anni. Affinchè il figlio maggiorenne abbia diritto all’assegno unico e universale, deve trovarsi in una delle seguenti situazioni:
- frequentare un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea;
- svolgere un tirocinio o avere un lavoro con reddito complessivo inferiore a 8.000€;
- essere disoccupato in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolgere il servizio civile universale.
In tal caso, in base all’ISEE familiare, si avrà diritto all’assegno mensile che va da 85€ a 25€. La domanda può essere presentata direttamente dai figli, i quali possono richiedere il pagamento a loro stessi della quota di assegno spettante.
Ai suddetti importi si applicano delle maggiorazioni che vanno ad aumentare la somma riconosciuta mensilmente, ad esempio, se si va incontro alle famiglie numerose. Dal terzo figlio, ad esempio, l’importo dell’assegno unico e universale aumenta da un minimo di 15€ ad un massimo di 85€, sempre in base all’ISEE. Dal quarto figlio invece, spetta una maggiorazione forfettaria di 100€.
Altre maggiorazioni possono essere:
- 30€ al mese per ciascun figlio nel caso in cui entrambi i genitori lavorino;
- 20€ al mese per le mamme under 21;
- 105€ al mese per il figlio minore non autosufficiente;
- 95€ al mese per il figlio con disabilità grave;
- 85€ al mese per il figlio minorenne con disabilità media;
- 50€ al mese per il figlio disabile con età compresa tra i 18 e i 21 anni
Per i beneficiari del reddito di cittadinanza viene confermato l’assegno ponte introdotto a luglio 2021. L’accredito avverrà in automatico senza necessità di effettuare la domanda.
Le due misure non sono interamente cumulabili: dal reddito di cittadinanza verrà sottratta la quota spettante al figlio minore.
Potranno accedere all’assegno unico e universale per i figli anche gli stranieri extracomunitari, purchè in possesso di regolare permesso di soggiorno, permesso di lavoro o di ricerca superiore a 6 mesi. Per questi sono richiesti i seguenti requisiti:
- residenza congiunta in Italia, quindi sia del minore che di chi fa la richiesta;
- residenza in Italia di almeno 2 anni, anche non continuativi, o in alternativa aver sottoscritto un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di almeno 6 mesi;
- domicilio in Italia;
- tasse pagate in Italia.
L’assegno unico e universale andrà interamente al genitore che ne fa domanda. Nel caso in cui entrambi i genitori ne facciano richiesta, questo viene diviso in pari misura tra le parti.
In caso di affidamento esclusivo, però, l’assegno spetta in mancanza di accordo, interamente al genitore affidatario.
Nel caso di nomina di un tutore, l’assegno viene riconosciuto nell’interesse esclusivo del tutelato.
ATTENZIONE: l’assegno unico e universale si potrà richiedere da gennaio, ma il periodo di erogazione va da marzo a febbraio dell’anno successivo. La domanda quindi andrà rinnovata ogni anno con ISEE in corso di validità.