L’assegno di maternità per lavori atipici e discontinui è una prestazione previdenziale a carico dello Stato, erogata e concessa direttamente dall’Inps e rappresenta un piccolo aiuto economico alle famiglie per la nascita di un figlio.
Requisiti specifici
- se si sta lavorando regolarmente: avere versato almeno 3 mesi di contributi per maternità nel periodo compreso tra i 18 e i 9 mesi prima del parto o dell’adozione del bambino;
- se si è in mobilità o disoccupati o in cassa integrazione: aver svolto attività lavorativa per almeno 3 mesi (il periodo massimo tra la perdita del lavoro e la data del parto non superiore a 9 mesi);
- in caso di licenziamento, anche volontario: almeno 3 mesi di contribuzione nel periodo che va di 18 ai 9 mesi prima del parto;
- nel caso di lavoratrici autonome in gestione separata: aver versato almeno 3 mesi di contributi nei 12 mesi precedenti l’inizio del congedo di maternità obbligatorio ordinario (cioè dell’8° mese di gravidanza) o del congedo di maternità anticipata in caso ad esempio di gravidanza a rischio
La richiesta può essere fatta in alternativa dal padre in caso di abbandono del figlio da parte della madre, di affidamento esclusivo del figlio al padre, di separazione in caso di affido o adozione. In questi casi sono richiesti al padre i medesimi requisiti contributivi di cui sopra.
Infine il padre può fare richiesta dell’assegno di maternità in caso di decesso della madre se ha riconosciuto il neonato o è coniuge della donna adottante o affidataria preadottiva e se la madre non abbia già usufruito dell’assegno.
Importo: l’importo dell’assegno di maternità dello Stato è rivalutato ogni anno sulla base della variazione dell’indice ISTAT.
Modalità della domanda
La domanda si deve presentare entro 6 mesi (termine perentorio) dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso del minore in famiglia nel caso di adozione o affidamento.
La domanda deve essere presentata all’Inps in modalità telematica.
Per informazioni e per compilazione e invio della domanda potete rivolgervi agli uffici del patronato Epas